Eccomi qui a scrivere di fatti che hanno dell'incredibile. La storia ha inizio venerdì sera e finisce sabato mattina. Ripercorriamola insieme.
Venerdì sera eravamo circa una ventina a casa di Ed a festeggiare il suo ventottesimo compleanno. Come al solito io sono andato in bici (nonostante i 5 km di strada) e a farmi compagnia c'erano Anja e Khati, anche loro in bici. La serata è stata normale, ma verso mezzanotte stava precipitando a causa della noia, così siamo andati tutti alla street a ballare e bere un pò. Dopo aver fatto un paio di tentantivi in qualche pub, abbiamo deciso di fermarci al Viva la revolution. Il locale è grande e c'era anche una discreta musica. Come al solito ho un grado di sopportazione della musica e del ballo di massimo due ore, così verso le 2 circa ero già desideroso di tornare a casa. Ovviamente da galantuomo non potevo lasciare le due ragazze da sole, e così sono rimasto ad aspettarle per poterle scortare sane e salve a casa. Solamente che loro non avevano nessuna intenzione di tornare a casa! Ogni mezz'ora gli buttavo la battuta che era tardi e loro mi dicevano che avevano ancora voglia di divertirsi. Verso le 3 mi comunicano che avrebbero preferito tornare a casa a piedi, perchè più sicuro per la loro incolumità. Questo implicava che anzichè impiegare 30 minuti per tornare avremmo impiegato circa 75 minuti, se non più. L'immagine del letto mi si allontanava sempre più dalla testa fin quando verso le 3.30 le ragazze decidono che era ora di andarcene... Finalmente! Neanche il tempo di festeggiare che Alex ci comunica che non trova più il giubbotto! Mettiamo a soqquadro il locale, ma non riusciamo a trovarlo. Qualcuno l'avrà rubato o inavvertitamente scambiato. Lui vuole aspettare la chiusura del locale per controllare meglio quando non c'è più nessuno. L'idea sembra un pò folle, ma se hai nel giubbotto pure le chiavi allora sei disposto a tutto pur di ritrovarlo. Aspettiamo un pò con lui, ma poco dopo le 4 gli diciamo che è inutile aspettare tutti lì, e così lo lasciamo insieme ad un altro ragazzo che vive nel suo stesso appartamento. Appena usciti dal locale scopriamo che stava piovendo (immaginate quanto ero contento), e incontriamo Rjan che abita con noi e quindi decidiamo di fare strada insieme. Con noi c'era pure un ragazzo francese (di cui non ricordo il nome), che abita vicino il nostro kollegium. Tutti avevamo la bici tranne Rjan. Arrivati ad un incrocio io giro a sinistra come di consueto, mentre Rjan e l'altro ragazzo francese dicono che a destra si fa prima. Mi fido di loro e li seguo. Nel frattempo Anja e il ragazzo francese salgono in bici e pedalano un pò e senza farlo apposta escono dalla nostra visuale e a causa di qualche incrocio sbagliato non li vediamo più. Rjan si propone di fare da Cicerone, ma dal suo sguardo avevo capito che non conosceva la strada. Così abbiamo camminato per 30 minuti per ritrovarci poi a soli 300 metri dal famoso incrocio. Immaginate come ero seccato. Ero stanco, bagnato e assonnato e stavo perdendo un sacco di tempo! Kathi dice di essere stanca e così diciamo a Rjan che noi continuiamo in bici. La strada questa volta la faccio io e in meno di mezz'ora siamo a casa. Credevo che finalmente potevo abbracciare il cuscino, ma non è stato proprio così. Diciamo che l'ho potuto fare dalle 6 alle 7.30, quando mi sono svegliato a causa di uno strano rumore. Sentivo dell'acqua cadere. Ho subito immaginato di aver lasciato per sbaglio qualche rubinetto aperto, e così mi precipito nel corridoio. Accendo la luce e vedo che c'è acqua che cade dal tetto!!! Come prima cosa metto una bacinella di sotto e subito dopo salgo al piano di sopra per vedere cosa stava succudendo nell'appartamento sopra il mio. Per questioni di privacy non dico di chi è l'appartamento. Fatto sta che trovo la porta aperta e la luce accesa. Entro ma non trovo nessuno nel letto. Sento dei rumori dal bagno. Provo ad aprire la porta ma viene richiusa da dentro. Chiedo se tutto va bene e mi sento rispondere di si, anche se dai rumori si poteva immaginare una persona che vomitava il mangiare di una settimana a causa di qualche bicchere di troppo. Allora comunico che cade acqua dal tetto e mi sento rispondere un Oh-oh. Dopodichè sento rumore di porcellana muoversi, come se avesse rimesso apposto il WC. Scendo di sotto, asciugo con il mocio e svuoto la bacinella. Sembrava che l'acqua cadesse con meno insistenza così provo a ricoricarmi. Non è stato un riposo tranquillo perchè avevo un orecchio allerta e uno che riposava. Comunque alle 9 mi alzo e scopro che era tutto apposto.
Così finisce la mia notte assurda. Una notte nella quale avrei voluto dormire almeno 7 ore e che alla fine sono state solo 2 a causa di imprevisti del tutto inimmaginabili.
Cosa ho fatto sabato? Ho lavato la casa, i vestiti e preparato la pizza per 18 persone! Come è venuta? Buonissima! Del resto gli italiani sono i migliori cuochi del mondo!
Ecco qui la foto dell'ingresso del mio appartamento alle 8 del mattino. Saluti!
domenica 27 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
Capitolo 10: It's my bike
It's my bike
It's now or never
I ain't gonna ride forever
I just want to ride while I'm alive
(It's my bike)
My heart is like an open highway
Like Frankie said
I did it my way
I just wanna ride while I'm alive
It's my bike
It's now or never
I ain't gonna ride forever
I just want to ride while I'm alive
(It's my bike)
My heart is like an open highway
Like Frankie said
I did it my way
I just wanna ride while I'm alive
It's my bike
Per presentare il capitolo di oggi sfrutto una delle più famose canzoni dei Bon Jovi, It's my live che per l'occasione ho fatto diventare It's my bike.
Ebbene si! Oggi vi parlerò della mia bicicletta!
In Danimarca la bicicletta è in cima alla classifica dei mezzi di trasporto più usati. Non esiste persona che non ne possieda una. Voi vi domanderete perchè, ma la risposta è semplice. Innanzitutto in Danimarca non ci sono nè colline nè montagne, per cui l'andare in bicicletta non è assolutamente faticoso e inoltre ci sono più piste ciclabili che strade riservate alle macchine. Muoversi con la bici è veloce, pratico ed economico.
L'idea di comprare una bici in Danimarca mi era balenata in testa già a Catania, però non sapevo nè come nè quando. Dopo i primi giorni di ambientamento ho iniziato la ricerca di una bici di seconda mano chiedendo un pò in giro e controllando gli annunci su internet. Quando la ricerca era in alto mare, Alessandro (il ragazzo che è partito con me da Catania) mi ha avvisato che un ragazzo stava vendendo la sua bici per 200 DKK, circa 25 €. Non ho perso tempo e mi sono messo in contatto con questo tizio, e già il giorno dopo avevo la mia bici. Ovviamente 25 € è un prezzo davvero basso e quindi mi aspettavo una bici molto mediocre. In effetti ho comprato una bici davvero molto vecchia e con diverse parti arrugginite, ma perfettamente funzionante e con i copertoni nuovi.
Per poter stare tranquillo e utilizzare la bici come e quando mi pare e piace ho dovuto comprare una catena e le luci per poter camminare di notte. In totale altri 15 € di spesa. Mica male, ma considerando che fare andata e ritorno in città con l'autobus costa 3,50 €, con soli 13 viaggi me la sarò ripagata per intero!
Inoltre ci vado ogni giorno all'università, il che vuol dire che mi posso svegliare 10 minuti dopo, e che al ritorno in soli 5 minuti sono a casa. Una vera comodità!
L'unica cosa che avrei tanto voluto avere era un cestino per metterci la spesa.
Con le temperature bassissime che ci sono in Danimarca non è sempre un piacere uscire in bici, ma io ho trovato la soluzione per non sentire freddo. Basta indossare una calzamaglia sotto i pantaloni, indossare gli scarponi, mettersi la sciarpa e di sopra lo scaldacollo. Inoltre 2 paia di guanti sono meglio di uno, e se si indossa una felpa si può pure mettere il cappuccio sopra il cappello di lana. Vi giuro che alla fine avrete pure caldo.
Ovviamente la mia bici cigola un pò, ma niente di preoccupante mentre i due parafango mi proteggono dagli schizzi. La bici è da città e quindi molto comoda da portare, anche se un pò altina essendo una 28.
Qui c'è gente che invece sfoggia bici nuovissime e superaccessoriate, ma di certo non ha speso 25 €. Ma soprattutto ci vuole filing tra bici e ciclista e io ce l'ho con la mia, infatti It's my bike!
martedì 22 febbraio 2011
Capitolo 9: Il mio appartamento
E' strano ritrovarsi ad abitare da soli, ma credo che a 21 anni sia importante provare questa nuova esperienza, sia perchè ti forma e sia perchè ti fa capire quanto è importante la mamma che a casa ti fa trovare il mangiare pronto, il letto rifatto, la biacheria pulita...
Chiamarlo appartamento è un pò esagerato e forse monolocale è troppo riduttivo. La chiamerò semplicemente accomodation. La mia accomodation come vi avevo già raccontato è formata da una stanza, un bagno e un ingresso/cucina.
Inizio dalla stanza:
Con sole tre foto sono riuscito a riassumere tutta la stanza, quindi potete immaginare quanto sia grande. A dire la verità non mi lamento poichè non ho necessità di avere grandi spazi e quindi sono contento così.
Ho una scrivania/tavolo che mi serve per studiare, usare il pc e mangiare, ho una armadio senza sportelli nel quale ripongo i vestiti, 3 sedie (di cui una serve da porta abiti e una da porta giubbotto) e infine il letto. Niente di più e niente di meno.
Passiamo al corridoio/cucina:
Chiamarlo appartamento è un pò esagerato e forse monolocale è troppo riduttivo. La chiamerò semplicemente accomodation. La mia accomodation come vi avevo già raccontato è formata da una stanza, un bagno e un ingresso/cucina.
Inizio dalla stanza:
Con sole tre foto sono riuscito a riassumere tutta la stanza, quindi potete immaginare quanto sia grande. A dire la verità non mi lamento poichè non ho necessità di avere grandi spazi e quindi sono contento così.
Ho una scrivania/tavolo che mi serve per studiare, usare il pc e mangiare, ho una armadio senza sportelli nel quale ripongo i vestiti, 3 sedie (di cui una serve da porta abiti e una da porta giubbotto) e infine il letto. Niente di più e niente di meno.
Passiamo al corridoio/cucina:
La foto raffigura solo la cucina e la dispensa. Sotto i fornelli c'è un piccolo frigorifero, mentre alla sinistra del lavello c'è un armadio a due ante. Nella prima ci tengo le camicie e altre cianfrusaglie varie, mentre nella seconda tutta la porcellana, l'argenteria e le pentole.
Infine ecco il bagno:
Molto piccolo e ovviamente senza bidet. La doccia è di quelle con la tendina.
Non abbiate compassione di me, io ci vivo benissimo e sono più che soddisfatto. L'unico inconveniente della mia accomodation è che la mattina entra il sole nella stanza, e poichè le tende sono davvero sottili risulta impossibile dormire. Ho ovviato a questo inconveniente mettendo un ulteriore tenda, così quando non ho impegni universitari posso dormire quanto voglio! Come faccio a mettere una seconda tenda? La appendo con le mollette! Controllate meglio la foto ;)
PS. Grazie mamma che a casa mi fai trovare il mangiare pronto,
grazie mamma che mi rifai il letto quando io non ne ho il tempo,
grazie mamma che mi lavi i vestiti,
grazie mamma che fai i piatti dopo mangiato,
grazie mamma che lavi la casa,
grazie mamma per avermi insegnato a fare tutte queste cose,
mamma... ora sto sgobbando, ma quando torno a casa voglio vivere
come un pascià!
sabato 19 febbraio 2011
Capitolo 8: Un venerdì sera con i danesi
Oggi ho deciso di raccontarvi del mio venerdì sera passato con i miei colleghi danesi e non. Prima di iniziare occorre sapere che il venerdì sera danese equivale al nostro sabato sera.
Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando i miei colleghi danesi hanno invitato me e gli altri guest students ad unirci alla loro serata di svago. Noi abbiamo accettato e ci siamo dati appuntamento alle 20.30 davanti alla Studenterhuset (il luogo di ritrovo degli studenti universitari).
Io ero già pronto alle 19.45 e avevo programmato di andare in autobus, ma quando sono uscito fuori e ho visto la mia bici parcheggiata ho cambiato idea, sono tornato in stanza, ho preso tutto ciò che mi poteva riparare dal freddo e sono partito all'avventura. Le carreggiate per le macchine sono state ripulite totalmente dalla neve, mentre le piste ciclabili nascondono ancora qualche insidia, per cui ho dovuto fare davvero tanta attenzione per non andare a finire su cumuli di neve. Alla fine credo di aver percorso i 5 km che mi separavano dal centro in circa 25 minuti, arrivando con circa 15 minuti di anticipo. I primi che si sono presentati all'appuntamento sono stati Cyril e Floreance, i due ragazzi francesi, e poi a seguire Jess (danese), Lars e la sua ragazza (norvegesi trapiantati in Danimarca), altri due ragazzi danesi di cui ancora non mi ricordo il nome e infine Beto (messicano). Ci siamo seduti sui divani, e qualcuno ha pronunciato la parola magica birra! Allora tutti si sono alzati e sono andati a ordinare. Tenendo conto che 7.5 korone equivalgono ad 1 euro, potete farvi da soli le conversioni dei prezzi che ora vi dirò. Mezzo litro di birra alla Studenterhuset costa 29 DKK e 33 cc 17 DKK. Essendo io un non amante della birra e un pricchio colossale ho ordinato una bottiglia da 33 cc mentre tutti gli altri si sono presi mezzo litro di birra. La prima parte della serata è andata avanti a chiaccherate e giochi con i dadi, e metre io trangugiavo lentamente la mia birra, i mie colleghi erano arrivati già al terzo o quarto bicchere.
Quando la noia stava prendendo il sopravvento siamo andati alla street, ovvero la strada di Aalborg con tantissimi bar e pub.
All'inizio della strada c'era un luogo dove poter lasciare i giubbotti, e incredibilmente qualche ragazzo danese si è messo a maniche corte nonostante la temperatura rigida. Dopo aver fatto entra ed esci da un paio di locali, i ragazzi hanno esultato leggendo su una lavagna Birra a 45 Korone al litro. Così siamo entrati nel locale che veniva pubblicizzato dalla precendente insegna. Io non capivo un granchè e così sono rimasto ad osservare. Dopo qualche minuto vedo spuntare 14/16 litri di birra e 8 bicchieri da 33 cc. I ragazzi versano la birra in ogni bicchiere e dicono skol, che equivale al nostro salute. Credo che in un ora sono andati via circa 20/22 litri di birra, e mentre tutti riempivano i loro bicchieri il mio rimaneva sempre pieno e sempre con la stessa birra. Non so perchè, ma io non riesco a mandare giù la birra come fosse acqua, mentre tutti gli altri del mio gruppo senza alcuna distinzione di provenienza mandavano giù un bicchiere dopo l'altro. A un certo momento Jess mi guarda e mi dice Are you ok?, ovviamente riferito al fatto che il mio bicchiere era sempre lì. Io con garbo gli ho spiegato che non sono un gran bevitore, e che proprio non ce la faccio a mandare giù tutta quella birra ghiacciata...
Prima che la serata finisse abbiamo avuto il tempo di passare in un altro bar dove tutti, tranne me ovviamente, si sono bevuti delle birre esotiche.
Alle 12.30 ci siamo salutati poichè dopo una certa ora non ci sono più autobus. Lars tanto per rendermi il ritorno più felice mi ha detto che fuori c'erano -11 gradi. Ma la sapete una cosa? Non gli ho sentiti assolutamente perchè ero veramente coperto bene. Il ritorno è stato un pò più duro poichè in salita, ma non troppo faticante.
Cosa mi è rimasto di questa serata?
Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando i miei colleghi danesi hanno invitato me e gli altri guest students ad unirci alla loro serata di svago. Noi abbiamo accettato e ci siamo dati appuntamento alle 20.30 davanti alla Studenterhuset (il luogo di ritrovo degli studenti universitari).
Io ero già pronto alle 19.45 e avevo programmato di andare in autobus, ma quando sono uscito fuori e ho visto la mia bici parcheggiata ho cambiato idea, sono tornato in stanza, ho preso tutto ciò che mi poteva riparare dal freddo e sono partito all'avventura. Le carreggiate per le macchine sono state ripulite totalmente dalla neve, mentre le piste ciclabili nascondono ancora qualche insidia, per cui ho dovuto fare davvero tanta attenzione per non andare a finire su cumuli di neve. Alla fine credo di aver percorso i 5 km che mi separavano dal centro in circa 25 minuti, arrivando con circa 15 minuti di anticipo. I primi che si sono presentati all'appuntamento sono stati Cyril e Floreance, i due ragazzi francesi, e poi a seguire Jess (danese), Lars e la sua ragazza (norvegesi trapiantati in Danimarca), altri due ragazzi danesi di cui ancora non mi ricordo il nome e infine Beto (messicano). Ci siamo seduti sui divani, e qualcuno ha pronunciato la parola magica birra! Allora tutti si sono alzati e sono andati a ordinare. Tenendo conto che 7.5 korone equivalgono ad 1 euro, potete farvi da soli le conversioni dei prezzi che ora vi dirò. Mezzo litro di birra alla Studenterhuset costa 29 DKK e 33 cc 17 DKK. Essendo io un non amante della birra e un pricchio colossale ho ordinato una bottiglia da 33 cc mentre tutti gli altri si sono presi mezzo litro di birra. La prima parte della serata è andata avanti a chiaccherate e giochi con i dadi, e metre io trangugiavo lentamente la mia birra, i mie colleghi erano arrivati già al terzo o quarto bicchere.
Quando la noia stava prendendo il sopravvento siamo andati alla street, ovvero la strada di Aalborg con tantissimi bar e pub.
All'inizio della strada c'era un luogo dove poter lasciare i giubbotti, e incredibilmente qualche ragazzo danese si è messo a maniche corte nonostante la temperatura rigida. Dopo aver fatto entra ed esci da un paio di locali, i ragazzi hanno esultato leggendo su una lavagna Birra a 45 Korone al litro. Così siamo entrati nel locale che veniva pubblicizzato dalla precendente insegna. Io non capivo un granchè e così sono rimasto ad osservare. Dopo qualche minuto vedo spuntare 14/16 litri di birra e 8 bicchieri da 33 cc. I ragazzi versano la birra in ogni bicchiere e dicono skol, che equivale al nostro salute. Credo che in un ora sono andati via circa 20/22 litri di birra, e mentre tutti riempivano i loro bicchieri il mio rimaneva sempre pieno e sempre con la stessa birra. Non so perchè, ma io non riesco a mandare giù la birra come fosse acqua, mentre tutti gli altri del mio gruppo senza alcuna distinzione di provenienza mandavano giù un bicchiere dopo l'altro. A un certo momento Jess mi guarda e mi dice Are you ok?, ovviamente riferito al fatto che il mio bicchiere era sempre lì. Io con garbo gli ho spiegato che non sono un gran bevitore, e che proprio non ce la faccio a mandare giù tutta quella birra ghiacciata...
Prima che la serata finisse abbiamo avuto il tempo di passare in un altro bar dove tutti, tranne me ovviamente, si sono bevuti delle birre esotiche.
Alle 12.30 ci siamo salutati poichè dopo una certa ora non ci sono più autobus. Lars tanto per rendermi il ritorno più felice mi ha detto che fuori c'erano -11 gradi. Ma la sapete una cosa? Non gli ho sentiti assolutamente perchè ero veramente coperto bene. Il ritorno è stato un pò più duro poichè in salita, ma non troppo faticante.
Cosa mi è rimasto di questa serata?
- Bè, come prima cosa se io ho bevuto mezzo litro di birra, gli altri sono arrivati minimo a 5 litri.
- Nonostante questa incredibile assunzione di alcol erano sempre lucidi.
- Anche se ci sono -11 gradi, ma indossi una calzamaglia e due sciarpe puoi andare dapertutto senza sentire freddo!
giovedì 17 febbraio 2011
Capitolo 7: E' arrivata la neve!
Non vi nego che uno dei miei sogni pre-Erasmus era quello di poter passare qualche giorno in mezzo alla neve, ma non in montagna o chissadove, volevo che la neve mi venisse a trovare in città!
Infatti per un siciliano come me è una cosa inusuale vedere la neve dalla propria finestra, a meno che abiti a Enna, Troina o pochi altri di quei "fortunati" comuni. Ma io abito a Catania, e la neve dalla mia finestra non l'ho mai vista.
Per vedere la prima nevicata in Erasmus ho dovuto aspettare 12 giorni, ma si è trattato solamente di una leggera perturbazione che già il giorno dopo era stata dimenticata. Invece due giorni fa è arrivata la tanto sognata vera neve! Era martedì pomeriggio, e verso le 18.00 sono iniziati a cadere i primi fiocchi di neve... Non c'è voluto molto, è già a mezzanotte tutto era diventato bianco!... La mattina dopo quando ho riaperto gli occhi nevicava ancora, e oramai la città aveva cambiato aspetto. Non sono potuto andare all'università in bici perchè era impossibile pedalare (eh già, ho comprato una bici, ma di questo ne parlerò in un altro capitolo). Molti miei colleghi non sono riusciti ad arrivare in tempo alle lezioni perchè rimasti bloccati in mezzo alle strade, dove gli spazzaneve e le macchine spargisale erano al lavoro. Vi giuro che è un emozione unica vedere nevicare, tantochè durante la lezione mi giravo ogni 5 minuti per controllare se nevicava ancora.
La perturbazione è finita alle 15.00 di mercoledì, ma c'è tanta di quella neve che penso ci metterà un pò prima di sciogliersi tutta... Intanto qui stiamo pensando a come divertirci... A come possiamo tornare bambini! Si parla di costruzioni di pupazzi di neve e battaglie di neve... Ovviamente le faremo di sabato o domenica, così anche se siamo bagnati possiamo andarci a cambiare in un quattro e quattrotto.
Per la cronaca, il meteo da neve fino ai primi di marzo e quindi credo che si sarà tanto da divertirsi!...
...purtroppo però ho la macchina fotografica con le batterie scariche e quindi non ho foto artistiche da mostrarvi (per ora)... Nel frattempo vi consolo con due foto fatte con la webcam del pc dalla mia stanza... Alla prossima!
Infatti per un siciliano come me è una cosa inusuale vedere la neve dalla propria finestra, a meno che abiti a Enna, Troina o pochi altri di quei "fortunati" comuni. Ma io abito a Catania, e la neve dalla mia finestra non l'ho mai vista.
Per vedere la prima nevicata in Erasmus ho dovuto aspettare 12 giorni, ma si è trattato solamente di una leggera perturbazione che già il giorno dopo era stata dimenticata. Invece due giorni fa è arrivata la tanto sognata vera neve! Era martedì pomeriggio, e verso le 18.00 sono iniziati a cadere i primi fiocchi di neve... Non c'è voluto molto, è già a mezzanotte tutto era diventato bianco!... La mattina dopo quando ho riaperto gli occhi nevicava ancora, e oramai la città aveva cambiato aspetto. Non sono potuto andare all'università in bici perchè era impossibile pedalare (eh già, ho comprato una bici, ma di questo ne parlerò in un altro capitolo). Molti miei colleghi non sono riusciti ad arrivare in tempo alle lezioni perchè rimasti bloccati in mezzo alle strade, dove gli spazzaneve e le macchine spargisale erano al lavoro. Vi giuro che è un emozione unica vedere nevicare, tantochè durante la lezione mi giravo ogni 5 minuti per controllare se nevicava ancora.
La perturbazione è finita alle 15.00 di mercoledì, ma c'è tanta di quella neve che penso ci metterà un pò prima di sciogliersi tutta... Intanto qui stiamo pensando a come divertirci... A come possiamo tornare bambini! Si parla di costruzioni di pupazzi di neve e battaglie di neve... Ovviamente le faremo di sabato o domenica, così anche se siamo bagnati possiamo andarci a cambiare in un quattro e quattrotto.
Per la cronaca, il meteo da neve fino ai primi di marzo e quindi credo che si sarà tanto da divertirsi!...
...purtroppo però ho la macchina fotografica con le batterie scariche e quindi non ho foto artistiche da mostrarvi (per ora)... Nel frattempo vi consolo con due foto fatte con la webcam del pc dalla mia stanza... Alla prossima!
lunedì 14 febbraio 2011
Capitolo 6: La gita a Blokhus
Lo sapete cosa hanno in comune l'Italia e la Danimarca? ...sono entrembe due penisole, o almeno la maggior parte del territorio italiano e del territorio danese è circondato dal mare! Perciò, cosa meglio del mare per fare la prima gita erasmussiana?... Tutto è iniziato ieri mattina quando verso le 10 sento bussare alla mia porta... Era Anja, che appunto mi proponeva di andare a fare una gita al mare insieme alle altre due ragazze austriache e altri ragazzi della loro facoltà... Io ho accettato con piacere e non ho perso tempo a lavarmi e vestirmi il più pesante possibile... Alle 11 sarebbero arrivate due macchine a prenderci... Con mia sorpresa sono spuntati due ragazzi francesi che avevo conosciuto lo scorso sabato e una ragazza francese che avevo incontrato già diverse volte, tanto che lei si ricordava pure il mio nome (io ovviamente no, visto che ho gravi problemi a ricordare i nomi delle persone che incontro!). A completare il gruppo c'era un ragazzo inglese che aveva portato la sua Nissan Micra! L'altra macchina era di Alex, uno dei ragazzi francesi. Ovviamente io sono salito sulla Micra e mi sono seduto al lato passeggero per vedere cosa si prova a vedere guidare una persona al lato opposto!
La nostra meta era una cittadina di nome Blokhus. Il viaggio è durato meno di 45 minuti e ci ha portato in borgo marinaro di appena 500 abitanti, ma che durante il periodo estivo si popola a dismisura viste gli innumerevoli hotel e pub che ci sono. Abbiamo parcheggiato le macchine dietro una duna alta circa 3 metri, e di corsa l'abbiamo scalata per vedere il mare... E cosa abbiamo visto?... Che sulla spiaggia c'erano un sacco di macchine!!! Infatti la spiaggia è una strada a tutti gli effetti, e molte famiglie erano andate a fare la loro gita domenicale proprio lì.
Ma cosa c'è di interessante nel mare danese? Ora vi spiego... In Danimarca fa talmente freddo che quando c'è bassa marea e il mare si ritira l'acqua si ghiaccia e forma delle piste da pattinaggio a cielo aperto! E così c'erano un sacco di bambini che si divertivano a pattinare come pazzi, ma una cosa è sicura... Noi ci divertivamo di più! Correvamo, saltavamo e lanciavamo pseudo-palle-di-neve! Tutto ciò fin quando Charlotte (la ragazza francese) non è finita con un piede a mollo a causa di un cedimento del ghiaccio!... Ovviamente il tutto era condito da una temperatura sotto lo zero, e io come non mai benedivo il fatto di indossare la calzamaglia! :D
Quando stavamo iniziando a diventare dei pinguini siamo andati in un bar a bere una tazza di tè bollente. Il bar era pieno di uomini sulla sessantina che giocavano ad una specie di bingo, ma la cosa che mi ha sconvolto di più era vedere delle signore che giocavano a biliardo!
Mentre eravamo al bar ha iniziato a nevicare, e così onde evitare di tornare a casa col buio e con la neve siamo partiti e abbiamo fatto ritorno alle nostre accomodation.
Cosa mi è piaciuto di questa giornata? Il posto, l'atmosfera, l'aver conosciuto nuove persone e aver conosciuto meglio altre, ma soprattutto... pattinare sul ghiaccio!!! :D
Ecco qui la più bella foto della giornata:
La nostra meta era una cittadina di nome Blokhus. Il viaggio è durato meno di 45 minuti e ci ha portato in borgo marinaro di appena 500 abitanti, ma che durante il periodo estivo si popola a dismisura viste gli innumerevoli hotel e pub che ci sono. Abbiamo parcheggiato le macchine dietro una duna alta circa 3 metri, e di corsa l'abbiamo scalata per vedere il mare... E cosa abbiamo visto?... Che sulla spiaggia c'erano un sacco di macchine!!! Infatti la spiaggia è una strada a tutti gli effetti, e molte famiglie erano andate a fare la loro gita domenicale proprio lì.
Ma cosa c'è di interessante nel mare danese? Ora vi spiego... In Danimarca fa talmente freddo che quando c'è bassa marea e il mare si ritira l'acqua si ghiaccia e forma delle piste da pattinaggio a cielo aperto! E così c'erano un sacco di bambini che si divertivano a pattinare come pazzi, ma una cosa è sicura... Noi ci divertivamo di più! Correvamo, saltavamo e lanciavamo pseudo-palle-di-neve! Tutto ciò fin quando Charlotte (la ragazza francese) non è finita con un piede a mollo a causa di un cedimento del ghiaccio!... Ovviamente il tutto era condito da una temperatura sotto lo zero, e io come non mai benedivo il fatto di indossare la calzamaglia! :D
Quando stavamo iniziando a diventare dei pinguini siamo andati in un bar a bere una tazza di tè bollente. Il bar era pieno di uomini sulla sessantina che giocavano ad una specie di bingo, ma la cosa che mi ha sconvolto di più era vedere delle signore che giocavano a biliardo!
Mentre eravamo al bar ha iniziato a nevicare, e così onde evitare di tornare a casa col buio e con la neve siamo partiti e abbiamo fatto ritorno alle nostre accomodation.
Cosa mi è piaciuto di questa giornata? Il posto, l'atmosfera, l'aver conosciuto nuove persone e aver conosciuto meglio altre, ma soprattutto... pattinare sul ghiaccio!!! :D
Ecco qui la più bella foto della giornata:
sabato 12 febbraio 2011
Capitolo 5: Il Kollegium
Oggi è arrivato il momento di parlarvi della mia accomodation danese, ovvero della mia nuova casa. A detta di molti, io sono tra i pochi fortunati ad avere la possibilità di dimorare all'Aalborg International Kollegium! Questa splendita struttura è situata ad 1 km dall'Università e a 5 km dal centro della città ed ospita 54 studenti, dei quali ben 20 sono stranieri (non danesi). Nel Kollegium ci sono appunto 54 appartamenti singoli di tre tipi diversi aventi rispettivamente:
- Cucina abitabile, soggiorno, bagno con vasca da bagno e stanza da letto.
- Cucina comoda, soggiorno di medie dimensioni, bagno abbastanza grande e stanza da letto.
- Cucina/ingresso, bagno/loculo con doccia e stanza da letto.
Comunque parlerò dettagliatamente della mia stanza in un altro post (prima voglio sistemarla per farle delle belle foto!). Tornando al Kollegium vi posso dire che è stupendo per il semplice motivo che ha degli spazi comuni grandi e comodi in cui ci si può fare di tutto.
Il Kollegium è formato da due piani (piano terra e primo piano), e a piano terra ci sono gli spazi comuni. Immaginate che ci siano due palazzi uno di fronte all'altro e che quando uscite da casa vi riunite nel cuttigghio con le persone che abitano di fronte a voi, solo che il cuttigghio non è all'aperto, ma è al chiuso. Non avete capito nulla vero? ...provate a capire guardando questa foto:
Nell'area comune si trovano la cucina comune, un calcetto, un tavolo da ping pong e un area relax con poltrone e divani.
In più all'interno del Kollegium c'è pure una lavanderia, una stanza con i freezer e un mini-cinema! Inoltre all'esterno ci sono diversi parcheggi per le bici.
Il fatto di avere tanti spazi comuni permette agli ospiti del Kollegium di organizzare party molto belli. Proprio ieri sera c'è stato il "Tour de chambre", ovvero il party privato del Kollegium organizzato apposta per fare nuove conoscenze con le persone che abitano qui. Il party di per se è stato molto bello, ed è andato avanti a ritmo di musica, risate e balli. Non mi metto qui a raccontarvelo nei dettagli perchè ci vorrebbe un eternità, però vi lascio in allegato una foto nella quale mi potete ammirare mentre insegno ad alcuni international a ballare in Italian Style! :D
mercoledì 9 febbraio 2011
Capitolo 4: E' più buona la pizza in Danimarca o in Italia?
Ecco qui il mio primo post culinario, ma purtroppo, ahimè, mi ritrovo a scrivere della pizza: il piatto italiano per eccellenza! Perchè purtroppo? E' semplice... mi sto accorgendo che all'estero il made in italy viene totalmente rivoluzionato e quasi quasi mi sorge il dubbio che di italiano ne rimane solo il nome. Ma adesso vi racconto:
Tutto è iniziato lunedì quando i miei colleghi danesi hanno proposto a noi studenti stranieri di mangiare della pizza per pranzo. Fin qui nulla di strano, ma appena visto il menù mi sono rizzati in aria tutti i capelli! Ovviamente il menù era in danese, così Jens me lo traduceva in inglese e io me lo traducevo a mia volta in italiano. Così ho scoperto che c'erano pizze con ananas, pizze con peperoni e cipolla cruda, ma cosa più allucinante il calzone ripieno di SPAGHETTI!!! Davvero incredibile! Per mia fortuna però c'era una lontana parente della nostra capricciosa e così ho scelto quella. Tornati nella nostra stanza privata abbiamo aperto le pizze che hanno sprigionato un odore fortissimo e nauseante (un misto di cipolla, kebab e spezie varie). La mia appariva nel seguente modo: era ricoperta da uno strato di ham tagliato a vermicelli e qualche sporadico fungo. In bocca l'unico sapore che percepivo era quello dell'ham. Non vi dico quanto tempo ci sono stato a digerirla!
A quel punto ho pensato che non avrei più mangiato pizza per il resto del mio soggiorno danese...
...come si suol dire ci si contraddice in men che non di dica!
Infatti nemmeno 27 ore dopo sento bussare alla mia porta... Era Greg il quale mi diceva che i ragazzi francesi (quelli fighi e non quelli timidi) volevano comprare la pizza e mi chiedeva se la volevo pure io... Per non fare l'asociale ho accettato controvoglia e ci eravamo dati appuntamento dopo 45 minuti per mangiare la pizza, ovviamente dopo che i ragazzi francesi sarebbero tornati.
Dopo un ora da quando avevo richiuso la porta non ero ancora stato chiamato, così esco dalla stanza e scopro che non avevo capito nulla di quello che Greg mi aveva detto! I ragazzi francesi non volevano comprare la pizza ma farla, e dovevamo aspettare che tornassero dal supermercato! Così mi ritrovo davanti 6 persone circa che si improvvisavano pizzaioli e ognuno portava avanti le proprie tradizioni. C'era gente che impastava la pasta della pizza con uovo e origano, gente che cucinava la salsa aggiungendo spezie mai viste prima, gente che friggeva il pollo per poi metterlo sulla pizza... Diciamo che era una cosa allucinante! Tutti si sono resi conto che io ero un pò perplesso e così in qualità di italiano mi hanno chiesto consigli... Nel mio piccolo ho cercato di limitare i danni, ma non so quanto ci sono riuscito...
...dopo circa 2 ore di preparazione riusciamo a tirare fuori dal forno 4 pizze. Ecco qui il menù:
Pizza 1: salsa speziata, finta mozzarella, pollo fritto, formaggio francese, capperi e ham.
Pizza 2: salsa speziata, finta mozzarella, capperi e ham.
Pizza 3: salsa speziata, finta mozzarella e ham.
Pizza 4: crema di formaggio, cipolla e lardo.
Devo dire che alla fine di sapore non erano troppo male, ma gli ingredienti diversi si sentono! In particolare mi ha stupito la pizza 4.
Per chi volesse ammirare una delle nostre realizzazioni ecco qui la pizza 3 appena sfortata... Bon appetite!
Tutto è iniziato lunedì quando i miei colleghi danesi hanno proposto a noi studenti stranieri di mangiare della pizza per pranzo. Fin qui nulla di strano, ma appena visto il menù mi sono rizzati in aria tutti i capelli! Ovviamente il menù era in danese, così Jens me lo traduceva in inglese e io me lo traducevo a mia volta in italiano. Così ho scoperto che c'erano pizze con ananas, pizze con peperoni e cipolla cruda, ma cosa più allucinante il calzone ripieno di SPAGHETTI!!! Davvero incredibile! Per mia fortuna però c'era una lontana parente della nostra capricciosa e così ho scelto quella. Tornati nella nostra stanza privata abbiamo aperto le pizze che hanno sprigionato un odore fortissimo e nauseante (un misto di cipolla, kebab e spezie varie). La mia appariva nel seguente modo: era ricoperta da uno strato di ham tagliato a vermicelli e qualche sporadico fungo. In bocca l'unico sapore che percepivo era quello dell'ham. Non vi dico quanto tempo ci sono stato a digerirla!
A quel punto ho pensato che non avrei più mangiato pizza per il resto del mio soggiorno danese...
...come si suol dire ci si contraddice in men che non di dica!
Infatti nemmeno 27 ore dopo sento bussare alla mia porta... Era Greg il quale mi diceva che i ragazzi francesi (quelli fighi e non quelli timidi) volevano comprare la pizza e mi chiedeva se la volevo pure io... Per non fare l'asociale ho accettato controvoglia e ci eravamo dati appuntamento dopo 45 minuti per mangiare la pizza, ovviamente dopo che i ragazzi francesi sarebbero tornati.
Dopo un ora da quando avevo richiuso la porta non ero ancora stato chiamato, così esco dalla stanza e scopro che non avevo capito nulla di quello che Greg mi aveva detto! I ragazzi francesi non volevano comprare la pizza ma farla, e dovevamo aspettare che tornassero dal supermercato! Così mi ritrovo davanti 6 persone circa che si improvvisavano pizzaioli e ognuno portava avanti le proprie tradizioni. C'era gente che impastava la pasta della pizza con uovo e origano, gente che cucinava la salsa aggiungendo spezie mai viste prima, gente che friggeva il pollo per poi metterlo sulla pizza... Diciamo che era una cosa allucinante! Tutti si sono resi conto che io ero un pò perplesso e così in qualità di italiano mi hanno chiesto consigli... Nel mio piccolo ho cercato di limitare i danni, ma non so quanto ci sono riuscito...
...dopo circa 2 ore di preparazione riusciamo a tirare fuori dal forno 4 pizze. Ecco qui il menù:
Pizza 1: salsa speziata, finta mozzarella, pollo fritto, formaggio francese, capperi e ham.
Pizza 2: salsa speziata, finta mozzarella, capperi e ham.
Pizza 3: salsa speziata, finta mozzarella e ham.
Pizza 4: crema di formaggio, cipolla e lardo.
Devo dire che alla fine di sapore non erano troppo male, ma gli ingredienti diversi si sentono! In particolare mi ha stupito la pizza 4.
Per chi volesse ammirare una delle nostre realizzazioni ecco qui la pizza 3 appena sfortata... Bon appetite!
lunedì 7 febbraio 2011
Capitolo 3: Le prime conoscenze e le prime amicizie
Uno delle paure più grosse che avevo prima di partire in Erasmus era quella di trovarmi male con le persone che avrei incontrato, ma per fortuna questa paura è scomparsa già al primo giorno di questo mio soggiorno danese.
A questo punto vi chiederete con chi mi frequento, con chi parlo o con chi vado ai party, e scommetto che la vostra scelta ricade su danesi e italiani. Niente di più sbagliato, o almeno in parte. Per quello che riguarda i danesi, almeno a primo impatto, sembra che siano un pò chiusi tra di loro, nel senso che non cercano amicizie con gli studenti che vengono da altri paesi. Mi sono accorto però che questa loro introversione diminuisce man mano che gli si inscuriscono i capelli! Infatti i danesi dai capelli scuri sono simpatici e molto socievoli, mentre quelli biondi sono un mondo a parte! Per fortuna nel mio kollegium ci sono diversi danesi scuri e così posso pure contare sull'aiuto dei madrelingua!
Per quello che riguarda gli italiani, per fortuna o per sfortuna, non ho molti rapporti con loro. Sia perchè qui nel Kollegium sono l'unico italiano sia perchè preferisco parlare inglese e mentre, come ben sapete, gli italiani comunicano tra di loro solo in italiano, anche se ci sono stranieri vicini.
Togliendo danesi e italiani mi restano tantissime persone di tantissime nazioni da frequentare. Nella prima settimana ho parlato con gente proveniente da tutto il mondo, e vi giuro che non c'è niente di più bello di un "Hi, my name is Sandro... I'm Italian... nice to meet you...".
In particolare alle feste mi capita di parlare principalmente con ragazze del nord-est europa, non so perchè proprio con loro, ma penso che saranno attirate dal fascino mediterraneo che esercito :P. Con loro si parla di tutto e di più e cosa più imporante hanno un inglese chiaro e comprensibilissimo.
All'università invece sono in gruppo con due danesi (biondi, ma gentilissimi), un americano, un francese e un messicano. Vado molto d'accordo con Beto, il ragazzo messicano, ma anche con il ragazzo americano, del quale però non mi ricordo mai il nome anche se è pure un mio vicino di casa. Parlare con lui però è davvero impossibile... Si mangia tutte le parole!!!
Il Kollegium però è il posto dove ho fatto più amicizie. Tra queste di sicuro Greg, Filipe, Kathi, Stephanie e Anja. Greg è polacco ed arrivato da qualche giorno proprio come me, Filipe è portoghese ed è qui da settembre, mentre Kathi, Stephanie e Anja sono tre dolci fanciulle austriache. Poi ci sono pure dei francesi, ma a quanto pare sono troppo timidi e ancora non posso dare un opinione su di loro. Gli americani invece sono come una setta e li si vede solo e sempre insieme.
Ovviamente è bellissimo sentire chiamare il proprio nome con accenti stranissimi e bellissimi da persone che hai visto pochissime volte ma che si rivolgono a te come se fossero amici di una vita.
Ecco qui la prima foto del Blog. Non l'ho fatta io, anzi a dire la verità non ho ancora fatto una foto perchè ho comprato le batterie solo oggi! Nella foto mi potete ammirare in compagnia di Liz (inglese) e Manuel (messicano):
A questo punto vi chiederete con chi mi frequento, con chi parlo o con chi vado ai party, e scommetto che la vostra scelta ricade su danesi e italiani. Niente di più sbagliato, o almeno in parte. Per quello che riguarda i danesi, almeno a primo impatto, sembra che siano un pò chiusi tra di loro, nel senso che non cercano amicizie con gli studenti che vengono da altri paesi. Mi sono accorto però che questa loro introversione diminuisce man mano che gli si inscuriscono i capelli! Infatti i danesi dai capelli scuri sono simpatici e molto socievoli, mentre quelli biondi sono un mondo a parte! Per fortuna nel mio kollegium ci sono diversi danesi scuri e così posso pure contare sull'aiuto dei madrelingua!
Per quello che riguarda gli italiani, per fortuna o per sfortuna, non ho molti rapporti con loro. Sia perchè qui nel Kollegium sono l'unico italiano sia perchè preferisco parlare inglese e mentre, come ben sapete, gli italiani comunicano tra di loro solo in italiano, anche se ci sono stranieri vicini.
Togliendo danesi e italiani mi restano tantissime persone di tantissime nazioni da frequentare. Nella prima settimana ho parlato con gente proveniente da tutto il mondo, e vi giuro che non c'è niente di più bello di un "Hi, my name is Sandro... I'm Italian... nice to meet you...".
In particolare alle feste mi capita di parlare principalmente con ragazze del nord-est europa, non so perchè proprio con loro, ma penso che saranno attirate dal fascino mediterraneo che esercito :P. Con loro si parla di tutto e di più e cosa più imporante hanno un inglese chiaro e comprensibilissimo.
All'università invece sono in gruppo con due danesi (biondi, ma gentilissimi), un americano, un francese e un messicano. Vado molto d'accordo con Beto, il ragazzo messicano, ma anche con il ragazzo americano, del quale però non mi ricordo mai il nome anche se è pure un mio vicino di casa. Parlare con lui però è davvero impossibile... Si mangia tutte le parole!!!
Il Kollegium però è il posto dove ho fatto più amicizie. Tra queste di sicuro Greg, Filipe, Kathi, Stephanie e Anja. Greg è polacco ed arrivato da qualche giorno proprio come me, Filipe è portoghese ed è qui da settembre, mentre Kathi, Stephanie e Anja sono tre dolci fanciulle austriache. Poi ci sono pure dei francesi, ma a quanto pare sono troppo timidi e ancora non posso dare un opinione su di loro. Gli americani invece sono come una setta e li si vede solo e sempre insieme.
Ovviamente è bellissimo sentire chiamare il proprio nome con accenti stranissimi e bellissimi da persone che hai visto pochissime volte ma che si rivolgono a te come se fossero amici di una vita.
Ecco qui la prima foto del Blog. Non l'ho fatta io, anzi a dire la verità non ho ancora fatto una foto perchè ho comprato le batterie solo oggi! Nella foto mi potete ammirare in compagnia di Liz (inglese) e Manuel (messicano):
venerdì 4 febbraio 2011
Capitolo 2: Io e l'inglese
Uno dei motivi che mi ha spinto a partire in Erasmus, e soprattutto a scegliere la Danimarca come meta, era quello di imparare a parlare correttamente l'inglese. Nonostante tanti buoni propositi sono partito un pò all'avventura senza un vero e proprio ripasso della lingua, concentrandomi solo sulla visione di una ventina di film in lingua inglese e con i sottotitoli sempre in inglese. Questo mi è servito ad affinare un pò l'orecchio, ma come ora vedrete non è stato sufficiente!
Durante i primi due giorni ho avuto problemi con la reception dell'albergo, con una ragazza inglese, con la spiegazione delle regole dell'Erasmus, durante la presentazione con i miei nuovi vicini e tanto altro ancora. I problemi però vengono sempre dalla mia parte poichè qui quasi tutti parlano l'ingelse meglio di me. Diciamo che durante le mie discussioni non ho problemi con l'ascolto e la comprensione (almeno non sempre), ma ho problemi a parlare, nel senso che spesso non mi ricordo i vocaboli o come formulare certe frasi, e così mi accorgo spesso di aver parlato in modo completamente sgrammaticato o di aver detto fesserie :)
Di positivo c'è il fatto che miglioro a vista d'occhio! Provate ad immaginare che il cervello umano sia come un grosso hard disk. Benissimo. Adesso immaginate che ogni volta che imparate qualcosa andate a salvarla in una parte dell'hard disk, però senza segnarvi il percorso per arrivarci. Io in questo momento sto riscoprendo tutti i percorsi che mi portano alle mie lezioni di inglese universitarie e pre-universitarie!
Ogni giorno mi ricordo moltissime cose e i miei discorsi iniziano a farsi più lunghi e meno sgrammaticati. Chissà come parlerò tra 5 mesi?!?!?
La cosa che mi ha colpito di più è che gli italiani che ho incontrato sono gli unici guest students a non saper parlare inglese. Tutti lo parlano molto bene! Sia che vengono da paesi rinomati come la Francia o la Germania, sia che vengono da paesi che noi riteniamo minori quali Polania, Romania o Messico. Io mi sto dando da fare x alzare lo standard medio degli italiani, e così ogni tanto mi capita di studiare un pò d'inglese da internet e fare ricerche di vocaboli.
Ovviamente mi faccio una domanda provocatoria alla quale non voglio dare risposta: "Perchè proprio gli italiani sono così scarsi a parlare inglese?"
Ora vi propongo la classifica che ho stilato approposito delle nazioni che a mio avviso parlano meglio l'inglese. Questa classifica è influenzata dalle conoscenze che ho fatto in questi giorni:
Spero di poterla aggiornare fra qualche mese e farmi avanzare in graduatoria XD
P.S. come sono belle le coincidenze della vita... E' diversi anni che cerco di ricordarmi il titolo di un film che avevo visto da piccolo e di cui non mi ricordavo il nome, e qualche minuto fa il mio amico polacco Greg me ne ha parlato!!! Se volete vederlo il film è "A perfect world" di Clint Eastwood!
Durante i primi due giorni ho avuto problemi con la reception dell'albergo, con una ragazza inglese, con la spiegazione delle regole dell'Erasmus, durante la presentazione con i miei nuovi vicini e tanto altro ancora. I problemi però vengono sempre dalla mia parte poichè qui quasi tutti parlano l'ingelse meglio di me. Diciamo che durante le mie discussioni non ho problemi con l'ascolto e la comprensione (almeno non sempre), ma ho problemi a parlare, nel senso che spesso non mi ricordo i vocaboli o come formulare certe frasi, e così mi accorgo spesso di aver parlato in modo completamente sgrammaticato o di aver detto fesserie :)
Di positivo c'è il fatto che miglioro a vista d'occhio! Provate ad immaginare che il cervello umano sia come un grosso hard disk. Benissimo. Adesso immaginate che ogni volta che imparate qualcosa andate a salvarla in una parte dell'hard disk, però senza segnarvi il percorso per arrivarci. Io in questo momento sto riscoprendo tutti i percorsi che mi portano alle mie lezioni di inglese universitarie e pre-universitarie!
Ogni giorno mi ricordo moltissime cose e i miei discorsi iniziano a farsi più lunghi e meno sgrammaticati. Chissà come parlerò tra 5 mesi?!?!?
La cosa che mi ha colpito di più è che gli italiani che ho incontrato sono gli unici guest students a non saper parlare inglese. Tutti lo parlano molto bene! Sia che vengono da paesi rinomati come la Francia o la Germania, sia che vengono da paesi che noi riteniamo minori quali Polania, Romania o Messico. Io mi sto dando da fare x alzare lo standard medio degli italiani, e così ogni tanto mi capita di studiare un pò d'inglese da internet e fare ricerche di vocaboli.
Ovviamente mi faccio una domanda provocatoria alla quale non voglio dare risposta: "Perchè proprio gli italiani sono così scarsi a parlare inglese?"
Ora vi propongo la classifica che ho stilato approposito delle nazioni che a mio avviso parlano meglio l'inglese. Questa classifica è influenzata dalle conoscenze che ho fatto in questi giorni:
- Inghilterra
- Australia
- USA
- Nuova Zelanda
- Danimarca
- Slovenia
- Germania
- Austria
- Francia
- Polonia
- Grecia
- Lituania
- Portogallo
- Romania
- Messico
- Cina
- Sandro
- Italia
- Spagna
- Sud Corea
Spero di poterla aggiornare fra qualche mese e farmi avanzare in graduatoria XD
P.S. come sono belle le coincidenze della vita... E' diversi anni che cerco di ricordarmi il titolo di un film che avevo visto da piccolo e di cui non mi ricordavo il nome, e qualche minuto fa il mio amico polacco Greg me ne ha parlato!!! Se volete vederlo il film è "A perfect world" di Clint Eastwood!
mercoledì 2 febbraio 2011
Capitolo 1: 15 motivi per innamorarmi a prima vista della Danimarca e dell'Erasmus
- Perchè le papere non nuotano ma camminano sul fiume ghiacciato.
- Perchè la mattina quando mi sveglio è ancora buio.
- Perchè ho già incontrato 8 francesi, 1 spagnolo, 1 slovacco, 1 polacco, 5 americani, 1 neozelandese, 1 australiano, 2 cinesi, 2 messicani, 1 inglese, 1 rumeno e tantissimi danesi.
- Perchè tutti sorridono.
- Perchè tutti vanno in bici.
- Perchè ci sono più piste ciclabili che strade per le macchine.
- Perchè il mio professore mi ha detto di interromperlo se non lo capisco, e che ripeterà fin quando non capirò.
- Perchè appena arrivato al Kollegium mi hanno offerto il thè.
- Perchè mi hanno assegnato una mia room all'università.
- Perchè tutto è pulito.
- Perchè parlo inglese.
- Perchè il mio collegio è multietnico.
- Perchè mi hanno offerto cibo danese.
- Perchè sopra di me abita la sosia di Taylor Swift.
- Perchè qui tutto è magico.
martedì 1 febbraio 2011
Prefazione
Da dove iniziare? Mh non so... Magari meglio che mi presento... Allora mi chiamo Sandro, ho 21 anni e sono di Catania! Anzi ero di Catania perchè da due giorni mi sono trasferito ad Aalborg. Tranquilli non per viverci per sempre, ma per fare l'Erasmus!
Circa un anno fa ho presentato la domanda per la borsa di studio e alla fine ho scelto di venire qui nella fredda ma affascinante Danimarca. Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono tantissime e tra le quali spiccano sicuramente l'imparare l'inglese, conoscere una nuova cultura, poter stare con gente di tutto il mondo ma soprattutto anche per divertirmi!
Ho intenzione di dividere questo blog in capitoli, e in ognuno di questi racconterò qualcosa che mi ha colpito, una mia avventura, qualche mia opinione... Metterò tante foto e spero pure qualche video per rendervi partecipi al massimo di questa mia avventura...
Reggetevi forte e preparatevi per il viaggio!
Circa un anno fa ho presentato la domanda per la borsa di studio e alla fine ho scelto di venire qui nella fredda ma affascinante Danimarca. Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono tantissime e tra le quali spiccano sicuramente l'imparare l'inglese, conoscere una nuova cultura, poter stare con gente di tutto il mondo ma soprattutto anche per divertirmi!
Ho intenzione di dividere questo blog in capitoli, e in ognuno di questi racconterò qualcosa che mi ha colpito, una mia avventura, qualche mia opinione... Metterò tante foto e spero pure qualche video per rendervi partecipi al massimo di questa mia avventura...
Reggetevi forte e preparatevi per il viaggio!
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