sabato 9 aprile 2011

Capitolo 25: L'Italia vista con gli occhi di uno straniero

Quello che mi sto accingendo a fare è raccontarvi cosa pensano gli stranieri dell'Italia, quali sono le frasi che più comunemente mi sento dire e come io reagisco alle loro provocazioni.
Spesso capita che quando parlo dell'Italia con qualche studente straniero mi vengono dette queste due (o tre) distinte parole: Berlusconi e Bunga Bunga, ovviamente entrambe pronunciate con divertimento e senso di sfida, poichè sanno che sono mirate a colpire il mio onore. Hanno ragione, colpiscono il mio onore di Italiano e sono fiero di sentirmi ferito, perchè se non lo fossi vorrebbe dire che mi sento ben rappresentato dal mio Presidente e che non me ne fregherebbe niente di come e quanto rende ridicolo il nostro paese. Il loro stupore nasce quando io non mi difendo dal loro attacco verbale, ma invece incalzo e porto avanti la discussione criticando aspramente la persona poco prima citata. La mia reazione è dettata dal fatto che gli stranieri possano capire che non tutti gli italiani sono fatti allo stesso modo, che non tutti sono accondiscendevoli e schiavi della falsa informazione. Ebbene si, è così che ci vedono gli stranieri, come un popolo incapace di vedere ad oltre un metro di distanza e capace solo di farsi affabulare da un venditore di tappeti.
E' da poco più di due mesi che vivo in Danimarca e la prima volta che ho acceso la televisione è stato lo scorso mercoledì, a casa di un mio collega. Sono stato complessivamente solo un minuto davanti la tv perchè neanche a farlo apposta, appena si è acceso il video, ho visto un servizio di un telegiornale danese che parlava di Berlusconi e dei suoi problemi legati alla giustizia, in particolare del processo Ruby. Che immagine triste diamo al mondo.
In particolare essendo Siciliano sono spesso preso di mira da battute idiote come: Sisiliano? Mafia!
Lì mi tocca partire da un pò più lontano, fare capire che i mafiosi sono solo una piccola parte della popolazione, ma che purtroppo hanno molto potere, e che la gente siciliana sta provando in tutti i modi di liberarsi da questo cancro.
Ciò che mi preme di più è far capire agli stranieri che io e spero la maggior parte degli italiani non andiamo fieri di come il mondo ci vede, in modo che il mondo capisca che c'è un'altra Italia, migliore.
Però ho un trucco infallibile per fare stare zitti gli stranieri, e farli guardare all'Italia con invidia e ammirazione: basta parlare di cultura, di teatro, di bellezze naturali, di momumenti, di siti archeologi, di calcio, di ragazze bellissime, di mangiare, di vino e del nostro inconiabile sorriso. Del resto io sono Fiero di essere Italiano!

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