Quando ho iniziato a scrivere il blog mi chiedevo quale sarebbe stato il capitolo 17, poichè in Italia per tradizione questo numero è legato alla sfortuna. Casualmente mi trovo a scrivere del Curling, uno sport invernale che negli ultimi anni sta diventando popolare nei paesi del nord. Ovviamente se vai in giro in Italia e soprattutto in Sicilia e chiedi cosa sia il Curling solo in pochi ti sanno rispondere. Se fai parte di quel gruppo ecco qui una breve descrizione dello sport:
Si gioca il 8 e si fa parte di due squadre diverse. Il principio è simile alle bocce (classico gioco estivo da spiaggia), ma con delle stones di 20 kg che devono scivolare sul ghiaccio. Non c'è boccino, ma un'area colorata simile al bersaglio del tiro con l'arco (ma colorata sul ghiaccio) nella quale la stones deve finire per poter portare punti alla squadra. Delle 4 persone a turno una lancia, due spazzano il ghiaccio per aumentare la velocità della stones e uno indica al lanciatore dove colpire. Come nelle bocce si cerca di colpire la stones avversaria per allontanarla dalla zona punti.
Semplice direte. Anche io da comune spettatore delle Olimpiadi avevo battezzato il curling come lo sport più semplice e stupido del mondo, ma non per questo pure molto divertente.
Avevo programmato di andare a giocarci da quando avevo scoperto che c'era la possibilità di andarci gratis, ma per diversi imprevisti non ero mai andato. Finalmente mercoledì scorso sono potuto andare.
Avevo una voglia matta di giocare e quindi già da subito avevo infilato la suola per poter pattinare veloce, e impugnato la mia scopa. Non sono passati 5 minuti da quando avevo indossato la mia uniforme che ho fatto un bruttissimo capitombolo a terra, ma fortunatamente il mio istinto grazie al judo si è evoluto e quindi sono caduto bene senza farmi niente. Ho pensato fosse stata solo una sfortunata coincidenza. Dopodichè dopo aver lanciato e fatto fiasco mi sono messo a spazzare il ghiaccio. Con foga rincorrevo la stones e lì sono caduto una seconda volta. Questa volta tutto il peso è finito sul gomito. Non potete immaginare quanto fa male cadere sul ghiaccio! E' durissimo!!!
Ho visto mezza dozzina di persone venirmi a rincorrere e sincerarsi delle mie condizioni. Mi sono rialzato e dopo 5 minuti ho iniziato nuovamente a giocare anche se tutto dolorante. Solo che ora faccio molta attenzione ai moviementi che faccio, e fortunatamente non cado più. Nella partita successiva ho segnato pure un punto dei 4 totali che in 12 persone siamo riusciti a fare, quindi mi ritengo soddisfatto.
Credo che la mia carriera di curling finisce qua, soprattutto per non incorrere in infortuni indesiderati. Mi riserbo di riandarci, ma a condizione che indossi ginocchiere e paragomiti! E perchè no, pure un caschetto!
A 5 giorni dal quella serata il gomito mi fa ancora un pò male, quindi credo che il numero 17 vada bene per questo capitolo.
Mi piace di più giocare a bocce o a curling? A bocce, perchè dopo quando sei tutto sudato ti puoi fare un bel bagno a mare!
Ecco qui qualche foto della serata.
Sia lodata SportItalia, perchè quando marinavo la scuola me ne stavo beato per ore a vedere canadesi, svizzeri e finlandesi toccare lo stone come solo platinì o baggio toccavano il pallone. Uno sport molto sottovalutato. Peccato.
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